Carta igienica sempre più cara: +44% di aumenti. Come risparmiare nel 2024
Negli ultimi tre anni, il prezzo della carta igienica in Italia ha subito un aumento significativo, registrando un incremento medio del 44%.
Secondo i dati del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) e dell'osservatorio Mimit, nel 2021 una confezione da 4 rotoli costava in media 1,74 euro, mentre oggi il prezzo medio è salito a 2,51 euro (l'Adige) (Sky TG24).
Questo aumento è dovuto a vari fattori, tra cui la crisi delle materie prime, il caro-energia e le conseguenze della guerra in Ucraina, che hanno portato a un crollo delle importazioni di legno dalla Russia, indispensabile per la produzione di cellulosa (Sky TG24).
Le città italiane mostrano una notevole variabilità nei prezzi della carta igienica. Bolzano detiene il record del prezzo più alto, con un pacco da 4 rotoli che può arrivare a costare 3,40 euro. Seguono:
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Grosseto (3,15 euro)
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Udine (3,06 euro)
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Trento (3,03 euro)
Al contrario,
Siracusa è la provincia più economica, con un prezzo medio di
1,77 euro, seguita da
Bari (1,81 euro) e
Mantova (1,87 euro) (
Sky TG24) (
QuiFinanza).
Impatto Ambientale e Soluzioni Sostenibili
L'aumento dei prezzi della carta igienica ha portato molti consumatori a considerare alternative più economiche e sostenibili.
Ogni anno, in Italia vengono abbattuti quasi 3 milioni di alberi per produrre carta igienica, secondo quanto riportato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) (QuiFinanza).
Per ridurre questo impatto, sono disponibili opzioni più ecologiche, come la carta igienica riciclata.
Queste alternative aiutano a preservare le risorse naturali e riducono i consumi di acqua ed energia nel processo produttivo.
Carta Presa è la miglior soluzione di risparmio sulla carta igienica
In questo contesto, Carta Presa emerge come unica soluzione vantaggiosa.
Carta Presa è l'unica carta igienica senza aria (..e materiali chimici come la colla) che consente risparmi fino al 50% sull'acquisto.
Questa innovazione non solo aiuta a contenere i costi per i consumatori, ma contribuisce anche a ridurre l'impatto ambientale grazie a un processo produttivo più efficiente (QuiFinanza).